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29 Maggio 2011 Monumenti Aperti: Interessante Incontro su Navigazione in Epoca Nuragica con Paolo Valente Poddighe

29 Maggio 2011 – Manifestazione MONUMENTI APERTI

Interessante incontro, in Mattinata, al Museo del Porto organizzato dall’Associazione Sviluppo e Rinascita dal tema:

NAVIGAZIONE IN EPOCA NURAGICA.               

Dopo l’introduzione di Luigi Ruda, Presidente di Sviluppo e Rinascita, ed una breve presentazione di Davide Marras

incontro al Museo del Porto
l’accorato discorso di Paolo Valente Poddighe

dell’Associazione Sardegna Corsica, ha preso la parola il relatore principale dell’incontro, Paolo Valente Poddighe,  studioso autodidatta di archeologia e scrittura antica, originario di Portoscuso, famoso per aver esposto più di 20 anni fa la sua teoria sulla Sardegna Atlantide, su tantissimi articoli di giornali ed anche su alcune interviste televisive.

Dalla rielaborazione di queste esposizioni, prese in seguito, probabilmente spunto Sergio Frau per la sua teoria trattata nel suo libro, di grande successo, pubblicato nel 2002 “Le Colonne d’Ercole”.

Per una serie di sfortunate vicissitudini invece, solo nel 2006,  Paolo Valente Poddighe ebbe l’opportunità di pubblicare il suo libro “Sardegna Atlantide”.

Al contrario degli storiografi ufficiali egli pone i Nuragici, all’apice della loro storia, in una posizione di preminenza nel ruolo dei collegamenti marittimi commerciali nel mediterraneo.

D’altronde non poteva essere che così per un popolo che costruiva delle fortezze imponenti, del tutto simili ai castelli medievali, ma diverse migliaia di anni prima di questi e con massi esageratamente molto più grandi e che viveva in una grande isola ricca di metalli e di altre materie prime che potevano essere oggetto di proficui scambi commerciali.

Una piccola critica, alla fine, c’è stata anche per quella parte di Portotorresi che ancora si ostinano a dire che Porto Torres è stata fondata dai Romani, dimenticandosi che, ad esempio, la relativamente recente “Carta Archeologica della Nurra” pubblicata da Giovanni Pinza nel 1901 nel libro “Monumenti Primitivi della Sardegna” evidenzia che all’epoca a Porto torres e dintorni vi erano ancora sopravvissuti ben 36 Nuraghi a dimostrazione delle più antiche origini della Città.